L’opera tenta di coniugare le connotazioni del progettista e del realizzatore che si collegano nella comune scelta del “fatto ad arte” inteso come risultato di una ricerca determinata dallo studio delle tecniche, dal possesso del talento e di una specificità che si acquisisce attraverso la pratica del fare che deriva dalla convivenza, nell’opera stessa, della teoria e della prassi.
Leccese di nascita, maestro d’arte, si trasferisce a Parigi in gioventù e successivamente a Milano. Qui si diploma all’Accademia di Brera, di cui anni dopo e per lungo tempo sarà direttore. Pittore, ma anche fotografo, scenografo, colto studioso della storia dell’arte.